TARQUINIA – Ultimi giorni di campagna elettorale per Alessandro Giulivi e, per ricordare ai propri sostenitori, ma anche a tutti i cittadini quali saranno le priorità dei primi cento giorni. “Primo provvedimento in assoluto – afferma Giulivi – è la pace fiscale per i tributi locali. L’economia deve rinascere e il Comune deve farsi carico di questo impegno per dare respiro a tutte le famiglie”.
Questo è l’impegno che, il candidato sindaco della Lega e dei movimenti civici che lo supportano, fa leva sul “Decreto Crescita” per la rottamazione delle cartelle per Imu, Tari, Tasi e multe del codice della strada.
Si potranno rateizzare in comode rate senza pagare sanzioni accessorie ed interessi monetari.
Alessandro Giulivi non fa altro che sposare, totalmente, la linea dell’attuale Governo e prendere esempio da quello che stanno facendo molte amministrazioni locali.
Totale linea comune anche con il Comune di Civitavecchia, dove il candidato sindaco del centrodestra e dei movimenti civici, Ernesto Tedesco ha posto, come Giulivi, in cima alle priorità nei primi giorni del proprio mandato.
Una rottamazione delle cartelle esattoriali di competenza comunale sottraendole alla pressione imposta dall’Agenzia delle Entrate.
Nell’ultimo Consiglio dei Ministri, fra le misure inserite nel Decreto Crescita, è stata confermata l’annunciata rottamazione delle tasse locali.
“Questo consentirà a tutti i cittadini – dichiara Giulivi – di sanare cartelle di pagamento per irregolarità Imu, Tasi e Tari e multe del codice della strada e, secondo la norma appena approvata, coprirà il periodo storico compreso tra gli anni 2000 e 2017.
Ovviamente il Decreto potrà essere applicato solamente dove gli enti territoriali, in questo caso il Comune di Tarquinia, decideranno di aderire alla sanatoria.
Obbligatoria – ribadisce – una specifica delibera da approvare, dal nuovo consiglio comunale, entro la fine giugno.
È evidente che, anche a Tarquinia, c’è grande urgenza di pace fiscale tra i due soggetti e cioè l’amministrazione comunale che deve incassare e i contribuenti che devono pagare.
Tante sono le persone o famiglie che non sono riuscite a pagare cartelle o sanzioni non per mancata volontà o premeditatamente ma, bensì, perché si sono trovati a dover far fronte a interessi e more di grandi proporzioni.
In dieci e passa anni di crisi in molti hanno perso il lavoro o chiuso un’attività e quindi patito lunghi periodi di disoccupazione o di ristrettezze economiche.
Inoltre è mio desiderio adottare tutte le misure utili, a tutela delle attività commerciali, come la diminuzione netta delle spese per l’occupazione del suolo pubblico.
Il nostro impegno – conclude Giulivi – è quello, in caso di vittoria, di deliberare subito l’adesione alla pace fiscale per i tributi locali quale primo passo per far ripartire l’economia della città”.