Una sala gremita ha atteso l’arrivo del ministro delle Politiche Agricole e Forestali Gian Marco Centinaio: agricoltori, politici, imprenditori, amministratori e semplici cittadini per confrontarsi su alcuni dei tanti problemi che il settore agricolo attraversa.
E’ Alessandro Giulivi, responsabile della Lega Lazio Tarquinia e promotore dell’incontro, a fare gli onori di casa: “Agricoltura e Turismo sono due pilastri fondamentali nell’economia della nostra provincia. Un binomio vincente per far crescere il territorio. Purtroppo i nostri agricoltori si trovano a combattere contro lentezze burocratiche che frenano il circolo produttivo. Per questo chiediamo al Ministro la possibilità di istituire sportelli Agea, che possano snellire i processi di pagamento, in ogni provincia”. Giulivi ha poi presentato il progetto “Campus Zero”, studiato con la Link Campus University e il Comune di Tarquinia per la realizzazione del primo campus ecologico d’Italia.
Il senatore Umberto Fusco ha ringraziato il ministro per la sua presenza, tanto attesa a Tarquinia, augurandosi che sia il primo di molti altri incontri.
A fare eco alle parole di Giulivi è lo stesso ministro Centinaio: “E’ paradossale che l’ Ue dia i soldi allo Stato per il comparto agricolo e questi non vengano erogati a causa di empasse burocratiche. Sto mettendo in piedi una commissione che controlli gli Enti pagatori e pensando a sportelli Agea territoriali. Da quando mi sono insediato ho trovato più di ottanta decreti non firmati dal precedente governo, riuscire a dare risposte a tutti non è facile. Sicuramente i pagamenti comunitari agli agricoltori sono una priorità assoluta”. Centinaio ha parlato anche di tutela dei consumatori “metteremo i dazi sul riso di Cambogia e Birmania, visto che non rispetta i nostri standard sanitari e di sicurezza alimentare. I prodotti enogastronomici italiani valgono 42 miliardi di euro di esportazione per questo vanno tutelati e supportati”. Eccellenze agroalimentari che creano un indotto turistico non indifferente:“Chi sceglie il nostro Paese lo fa anche perché si mangia bene. Non solo le mete più conosciute, ma anche le piccole realtà devono entrare nel settore turistico, perché sono sensazioni “diverse”, ed oggi chi viaggia, dopo aver visto Roma, cerca nuove emozioni. E il vostro territorio è una nuova emozione”.
Presente in sala una delegazione del sindacato del Corpo Forestale che, contro la Riforma Madia, ha fatto un accorato appello al ministro perché tutto torni come prima. Il ministro ha assicurato il suo sostegno per risolvere quello che secondo lui “è un errore a cui porre assolutamente rimedio”. Oltre a loro, gli addetti del Polo museale di Tarquinia e Cerveteri,(tra l’altro in un territorio che è patrimonio Unesco) che il 26 novembre vedranno scadere il loro contratto, diciotto persone, a cui il ministro ha dato rassicurazioni, “il Mibact si sta occupando della questione e presto riaprirà un nuovo bando”.